Affrontiamo insieme alla dott.ssa Erica F. Poli questo periodo di emergenza durante il Coronavirus. Questo è il video numero 3 di una serie di 14, dedicata al tema “Ben-Essere nell’emergenza”.
Tra i videocorsi della dott.ssa Poli, oggi ti segnaliamo “Jung – Opera al Rosso“. Esperienze di trasformazione con il Libro Rosso di Jung.
Oggi parliamo del nostro campo interno.
Mai come in questo momento siamo messi a contatto col mondo interiore. Forse questo è anche un bene per certi versi. Noi siamo abituati a condurre delle esistenze tutte rivolte all’esterno, nel fare all’esterno.
Ora siamo in una condizione in cui dobbiamo stare all’interno. L’ambiente stretto è quello che ti mette a contatto con chi sei tu, dentro di te.
Allora come faccio a stabilizzare il campo interiore? Per stabilizzare il campo interiore è necessario a cercare le risorse che abbiamo dentro. Tutti noi le abbiamo.
Esercizio per andare a cercare la risorsa interna: chiudi gli occhi e vai a contattare un’esperienza in cui tu ti sia già sentito nel passato effettivamente al sicuro. Vai a cercare un posto sicuro dentro di te. Cerca quel luogo che può essere anche immaginario o cerca quel ricordo, quella esperienza, quella sensazione, quell’immagine che ti trasmette un senso di rilassamento, protezione, sicurezza, stabilità.
Qualsiasi cosa va bene, qualsiasi cosa trovi, calati il più possibile in quella sensazione e sentila con tutto il corpo. Fai in modo che tutto il tuo corpo la posta sentire. Fai in modo che tutto il tuo corpo la possa sperimentare e cerca di rimanerci con questa sensazione.
Questa diventa una risorsa interna. Il mantra è stare comodo in un campo di tensione: “riesco a essere presente e riesco a preservare una condizione di calma anche in un campo che in qualche modo percepisco ostile”
Ti invito a prendere un foglio e fare una raccolta di tutte le risorse che hai. Ti invito a tenere un foglio che sia la raccolta delle risorse di giorno in giorno, di momento in momento.
In questo modo andiamo a prevenire un altro aspetto del trauma, che è quello della ripetizione e di identificazione col trauma stesso. Il nostro corpo è la nostra fisiologia ha bisogno di ritmo esattamente come c’è il giorno e la notte, la luce e il buio.
Cerca il posto sicuro, coltiva e puoi ritornarci in qualsiasi momento. Contemporaneamente fai la lista delle risorse interne che hai a tua disposizione.
Erica F. Poli
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