In quel Palazzo viennese che, sincronicitá docet, della Secessione porta il nome, il Fregio in triplice veste di Klimt, continua a suonare in immagini la Nona che lo ispira, a dispetto del disappunto scandalizzato che lo accolse e della nascita segnata dal presagio della sua distruzione dopo l’Esposizione, per la quale venne dipinto direttamente sulla parete.
Invece è ancora lì a mostrare la saga alchemica dell’anelito alla felicità, lo stesso che guida i gameti al concepimento e le cellule alla sinfonia, nel suo scontrarsi con le forze ostili e nel superare la trasmutazione sino a tornare inno alla gioia.
Macrocosmo e microcosmo: quel che accade alle società di uomini accade alle società di cellule. Ed é una questione di musica, in sinfonia o in scissione, in viaggio ancora verso quell’uno che è armonia.
Era già di Pitagora l’intuizione che l’organismo funzioni secondo una precisa armonia che oggi la Medicina dimostra scientificamente e la Etnomedicina conosce da sempre attraverso studio di culture ancestrali, nei boschi come nelle foreste, dove si riconosce il principio unitario che soggiace a tutte le forme di vita, il principio della legge di armonia della natura.
Il microcosmo della musica è il migliore strumento atto alla comprensione e al riconoscimento delle leggi di armonia. I moderni cronobiologi hanno dimostrato che la salute di un uomo si altera quando l’ordine armonico naturale del sistema biologico viene disturbato. Suona ancora Beethoven: una sinfonia, dalla scissione per tornare all’uno, diretta in questo tempo dal Maestro Muti per una Europa senza muri e frontiere, per il Mondo intero. La Terza, composta per Napoleone che cavalcava la nuova Europa, la Nona, inno europeo di un’Europa che non esiste ancora: viaggio alchemico attraverso la contrapposizione atemporale tra bene e male, fino alla celebrazione dell’amore e dell’abnegazione che possono redimere l’uomo. Ecco il cavaliere e la poesia in viaggio verso Eros. Malattia come assenza di Eros, perdita dell’Unione … musica come ispirazione per una guarigione che sia nuova armonizzazione, dove Amore unisca i fili, i dialoghi elettromagnetici e recettoriali. Medicina di risonanza, musica che cura e riconduce l’organismo alla salute, che non è replicazione indistinta di sè, al pari della indistinta proliferazione di cellule, ma viaggio di suono e di senso, di cellule, persone e società, nell’appartenenza al grande affresco del tutto.
Parole chiave: musica, medicina, società, biologia, Beethoven, Klimt