AMOR CH’A NULLO AMATO
Ama e fa’ ciò che vuoi
Incontro con la Dott.ssa Erica F. Poli
Continuano i laboratori interattivi condotti dalla Dott.ssa Poli, con la possibilità di porre domande e con forte componente esperienziale. Questo ciclo, dal titolo “Ama e fa’ ciò che vuoi” si svolge lungo tre incontri: giovedì 3 novembre, giovedì 17 novembre e giovedì 1° dicembre 2022. (Ogni incontro è indipendente dall’altro e richiede l’acquisto del relativo biglietto.)
Tema della serata di giovedì 17 novembre: “Amor ch’a nullo amato”.
Quando: Giovedì 17 novembre 2022
Orario: 18:00-19:30
Dove: Spazio Anima – Corso Magenta, 83 – 20123 Milano
Modalità: Diretta streaming + Live (dal vivo)
Organizzato da: Anima Edizioni
Prezzo Diretta streaming: 20 € (iva compresa)
Prezzo Live (dal vivo): 40 € (iva compresa)
Nota per la “Diretta streaming”:
Il link per accedere alla diretta streaming verrà inviato il giorno prima e nuovamente un’ora prima dell’inizio dell’evento, sulla e-mail con cui ci si è iscritti. Per maggiori informazioni scrivere a: eventi.anima@gmail.com
L’acquisto del biglietto in modalità “Diretta streaming” è possibile fino al giorno 08/12/22 e dà diritto a seguire la diretta, oppure a rivederne la registrazione se l’acquisto è fatto in data successiva alla diretta stessa.
La registrazione della diretta rimarrà disponibile fino al giorno 11/12/22 per tutti coloro che l’hanno acquistata. Se per qualche motivo non si potrà partecipare alla diretta o si dovrà interrompere la visione, si avrà tempo fino alla suddetta data per rivedere il video.
Nota per il “Live (dal vivo)”:
L’acquisto del biglietto in modalità “Live – dal vivo” è possibile fino a esaurimento posti. L’evento si svolge nel rispetto delle normative vigenti.
Percorso SurfinTheBrainLab “Ama e fa’ ciò che vuoi”
Ama e fa’ ciò che vuoi. Una frase semplice, sintesi potente di un’incommensurabile sapienza che illumina immediatamente testa e cuore e immediatamente sembra sfuggire alla presa del capire. E la semplicità diventa equivocabile quando si tratta di esseri umani, un poco animali, un poco dei, pronti a confondersi con i pensieri e farsi trascinare dalle ferite di un io tanto solo quanto pretenzioso.
Questa frase la pronuncia Agostino, in una delle sue dieci omelie a commento della I lettera di San Giovanni. Quella in cui Dio viene definito come amore.
E ci penserà poi Blaise Pascal a sottolineare che Dio è tanto Logos quanto Amore, riconducendo ancora una volta agli infiniti interrogativi che ruotano attorno all’Amore, dal Simposio di Platone in poi.
Da quell’Eros Poietes sino al Dio di cui parla Agostino c’è una vertigine che si dispiega rileggendo l’intera frase della sua omelia: “Una volta per tutte dunque ti viene imposto un breve precetto: ama e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore, poiché da questa radice non può procedere se non il bene”.
Siamo in un tempo di contraddizione, nel quale persino la biologia e la fisica di avanguardia riportano al centro l’amore come forza del bios, come dantesco motore immobile del mondo, e, contemporaneamente, l’amore sembra essere sempre più schiacciato dagli orrori di guerre e conflitti di ogni genere, nel trionfo di ipocrisia, indifferenza, narcisismo e aggressività nella società tutta.
Intanto l’amore della Divina Commedia, in grado di sovraumanare, sembra frangersi sulle rocce ruvide della techne, coperte dalle nebbie seducenti del transumanesimo che sposta sempre più il baricentro dell’essere umano verso il potenziamento della funzione piuttosto che dell’amore.
Eppure certe storie di cronaca, dalla neonata morta per abbandono, al bambino mutilato a una gamba che sceglie in una cucciolata l’unico cane zoppo e vuole pagarlo per intero perché è un essere vivente come gli altri, alla ragazza che ringrazia la madre adolescente, che l’ha data in adozione senza vederla, per l’atto d’amore di averle permesso di venire al mondo, ci toccano da qualche parte, non sappiamo neanche dove, per la verità che esprimono, una verità dotata di una forza che non ha a che vedere con quella delle evidenze scientifiche. Quella verità è l’amore e anche se non la comprendiamo del tutto ne abbiamo un bisogno vitale.
Non si può dire nulla di definitivo sull’amore eppure non si può che continuare a parlarne se si vuol restare Esseri Umani.
Tre serate per scandagliare il mistero d’amore, per attivare dentro di noi il codice umano di questo amore che ci conduce inevitabilmente oltre l’umano o forse all’unico umano al quale si dovrebbe tendere.
Nella prima serata declineremo qualcuna delle infinite declinazioni dell’amore, apriremo porte su altrettante domande, tra scienza, filosofia, alchimia, dalla psiche all’anima.
Poi ci addentreremo nel più umano degli amori, l’amore di coppia, il più potente banco di prova delle ferite, la sfida più grande che siamo chiamati a vivere, tra le pieghe di Eros e il bisogno di attaccamento, nel riverbero delle memorie della famiglia di origine e nel superamento dei copioni.
Infine, ci avventureremo nel mistero… dall’amore tra genitore e figlio terreni, al grande passaggio del concetto cristiano dell’amore tra genitore e figlio divini, che pone un interrogativo metafisico potente all’umano, indipendentemente dalla fede religiosa.
Un viaggio in tre serate, con l’intento di lasciare almeno un piccolo solco nel cuore, come disse Emily Dickinson:
Che sia l’amore tutto ciò che esiste
È ciò che noi sappiamo dell’amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore.
Le serate del ciclo Ama e fa’ ciò che vuoi
Giovedì 3 novembre 2022 – L’amore: variazioni sul tema
Giovedì 17 novembre 2022 – Amor ch’a nullo amato
Giovedì 1° dicembre 2022 – Ama il prossimo tuo come te stesso