La parola ipnosi evoca molte differenti reazioni e immagini mentali: manipolazione, perdita di controllo, potere, viaggio nelle profondità del proprio essere, regressione delle età, ma anche fenomeni da palcoscenico e così via.In verità, i professionisti che applicano tecniche ipnotiche a fini terapeutici e insegnano l’ipnosi a fini di crescita personale applicano rigorosamente metodi deontologicamente garantiti.
Fatta questa doverosa premessa, possiamo dire che senza dubbio l’ipnosi è uno degli strumenti più potenti di cui disponiamo come esseri umani. Proprio così, l’ipnosi non è un appannaggio di pochi eletti o dotati di particolari poteri, ma è un fenomeno naturale e una condizione che sperimentiamo spontaneamente centinaia di volte in una giornata. L’ipnosi ha a che fare con uno stato particolare della nostra mente, uno stato in cui essa apprende più facilmente e più facilmente può modificare i propri schemi di funzionamento e per questo si presta a tutte le condizioni in cui si desideri ottenere un cambiamento nel profondo.
Oltre all’ingresso in uno stato particolare della mente, di pofondo rilassamento e creatività, l’altro ingrediente necessario all’ipnosi è il linguaggio: come già evidenziato dallo stesso Freud “le parole e la magia erano all’inizio una medesima cosa e anche le parole di oggi mantengono gran parte del loro magico potere”. Questo significa che, indotto, attraverso il rilassamento, uno stato cosiddetto di trance, ovvero, non di perdita di controllo, bensì di massima concentrazione sul proprio mondo interno, l’utilizzo di un linguaggio specifico e la creazione del cosiddetto rapport (la profonda relazione tra ipnotizzatore ed ipnotizzato) favoriranno il modellamento dei pensieri e dei comportamenti secondo gli obiettivi richiesti.
Nel solco della tradizione di Milton H. Erickson, fondatore dell’ipnoterapia moderna e imprescindibile modello per quanti vogliano applicare l’ipnosi, ciò che l’ipnotista sostanzialmente riesce a fare, durante lo stato di trance, è di comunicare con la persona ad un livello più profondo, parlando direttamente al suo inconscio, attraverso l’uso delle metafore, storie che curano ed insegnano ad un livello analogico e simbolico di comunicazione.
Molte sono le evidenze neurofisiologiche relative alla specificità dello stato ipnotico: durante la trance molti parametri fisiologici mutano,il razionale emisfero sinistro lascia la parola al creativo e sensoriale emisfero destro, le onde cerebrali passano da una prevalenza di onde beta (mente esecutiva) ad un assetto alfa (mente attenta e pronta ad apprendere) fino allo stato theta (stato di apprendimento fantasioso, creativo, rapido, piacevole, associato al rilascio di endorfine e al potenziamento di funzioni fisiche benefiche), il sistema nervoso autonomo viene controllato dalle vie parasimpatiche responsabili del rilassamento, del rallentamento del battito cardiaco, della riduzione della pressione e tutto il corpo incontra un’esperienza di profondo benessere.
In questo stato è possibile accedere a contenuti inconsci rimossi, modificare comportamenti indesiderati come il fumo o comportamenti alimentari alterati, ma anche curare il dolore cronico e potenziare al massimo le risorse auto curative del nostro corpo.
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