La psicoterapia è etimologicamente la cura dell’anima. Essa comprende tutte le tecniche realizzate con strumenti psicologici, quali il colloquio e la relazione al fine di favorire il cambiamento consapevole di meccanismi psicologici alla base di malessere, sintomi quali ansia, depressione, fobie e disturbi di diversa gravità, dal semplice disagio o disadattamento, alla sintomatologia grave, nevrotica o psicotica.
Esistono molti orientamenti teorici ed indirizzi metodologici in psicoterapia e molte ricerche hanno dimostrato che, a fronte di diverse tecniche applicate, fattori fondamentali per l’efficacia del trattamento sono quelli cosiddetti aspecifici, ovvero la relazione che si instaura tra terapeuta e paziente, la focalizzazione degli obiettivi, l’evitamento della dipendenza e il reale contatto con la mente subconscia del paziente, invece che il ricorso alla intellettualizzazione.
Per queste ragioni, l’approccio psicoanalitico classico, che pure, dal punto di vista della teoria, è ancora assunto come base di studio e cornice di senso, dal punto di vista dell’applicazione clinica, viene via via soppiantato da approcci più centrati sulla relazione, più attivi nella definizione di obiettivi concreti e nel coinvolgimento del paziente quale soggetto responsabile della propria terapia insieme al terapeuta.
Anche le neuroscienze stanno influenzando le modalità consuete di fare psicoterapia e sempre più si assiste all’integrazione di tecniche psicoterapiche classiche con strumenti ricavati direttamente dalle nuove acquisizioni sul funzionamento della mente.
Inoltre, i programmi di mindfulness emozionale offrono la possibilità di integrare nei percorsi i benefici, ormai scientificamente comprovati, di tecniche di meditazione facili da imparare e da applicare.
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